giunto1
giunto1 agg. [part. pass. di giungere]. – 1. Con i sign. trans. di giungere, è in uso soltanto nelle espressioni (pregare, supplicare) a mani g., cioè congiunte, unite tra loro palma contro palma, e (saltare o sim.) a piedi g., cioè uniti; letter. o ant. con altre accezioni (ma con funzione più propriam. verbale), per es. in quella di raggiunto: Però si mosse e gridò: «Tu se’ giunto!» (Dante). 2. Nel sign. intr. di arrivare, ha in genere uso participiale, tranne che nelle locuz. il nuovo g., l’ultimo g., cioè l’ultimo arrivato, e, ormai ant., mal g., mal capitato: Il mal giunto Martano alquanto ingozza (Ariosto). Con sign. specifico e uso sostantivato, nel linguaggio delle ferrovie, sistema del g. (cioè, propriam., «del [treno] arrivato»), uno dei sistemi con cui può essere regolato il traffico di una linea ferroviaria: il dirigente di ciascuna stazione della linea deve comunicare l’avvenuto passaggio del treno al dirigente della stazione precedente, in modo che questi abbia la sicurezza che la linea è sgombra fino alla stazione successiva e possa perciò inoltrarvi un altro treno.