giurato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di giurare; nel sign. 2, dal lat. iuratus, part. pass. di iurare con valore attivo]. – 1. agg. a. Affermato o promesso con giuramento: deposizione, testimonianza g.; patti giurati. b. Che ha giurato, vincolato con giuramento: perito g.; guardie g., soggetti non rientranti nell’organizzazione della polizia, ai quali è affidata, da parte di persone fisiche o giuridiche, la vigilanza delle rispettive proprietà mobiliari o immobiliari; estens., nemico g., accanito, irriducibile. 2. s. m. a. Nel vecchio ordinamento della Corte d’assise, denominazione (oggi sostituita da quella di giudice popolare) dei cittadini, non appartenenti alla categoria dei giudici togati, chiamati a giudicare sulla sussistenza del fatto materiale, sulla colpevolezza dell’imputato, sull’esistenza di circostanze attenuanti o aggravanti. b. Membro di una giuria: incontri con i g. e gli ospiti del festival.