giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata sul presupposto dell’esistenza di un «diritto naturale» (relativo ad uno stato di natura originario, anteriore a qualsiasi convivenza organizzata e regolata da leggi) sulla cui perfetta e unica struttura dovrebbero esemplarsi i diversi diritti positivi (v. giuspositivismo), mira alla fondazione del diritto su basi razionali e immanentistiche, indipendentemente da qualsiasi verità teologica e rivelata; è opinione comune, per quanto più volte contestata, che il giusnaturalismo moderno debba di fatto cominciare con Ugo Grozio (per il quale, a fondamento della distinzione, sta la contrapposizione tra ragione e volontà).