glaciale
agg. e s. m. [dal lat. glacialis, der. di glacies «ghiaccio»]. – 1. agg. a. Fatto di ghiaccio, o ricoperto di ghiaccio: formazioni g.; regioni g.; oceano g., denominazione impropria delle superfici oceaniche situate entro o ai margini delle calotte polari. In geologia, epoca g., il primo periodo dell’era neozoica, più propriam. detto pleistocene, nel quale si verifica l’ultima grande glaciazione, con fasi alternanti di espansione e ritiro dei ghiacci, dette oscillazioni g. e denominate, in partic., Donau, Günz, Mindel, Riss e Würm (per le quali v. alle singole voci). b. Per estens., di composto chimico simile al ghiaccio: acido acetico g., l’acido acetico anidro, che per raffreddamento cristallizza in masse di aspetto simile a ghiaccio. Per la menta g., v. menta. c. fig. Gelido, del tutto privo di calore umano, di cordialità, di simpatia, oppure di sensibilità: avere un’aria, un aspetto g.; fare un’accoglienza g.; un uomo, una donna g.; e con sign. attivo, che raggela: ci fu un silenzio glaciale. 2. s. m. Nel calendario delle repubbliche italiane giacobine, sinon. di frimaio. ◆ Avv. glacialménte, gelidamente, senza cordialità ed entusiasmo, con estrema freddezza: accogliere qualcuno glacialmente.