gomito
gómito (ant. gómbito) s. m. [lat. cŭbĭtus: v. cubito]. – 1. In anatomia, la regione dell’arto superiore in cui si compie l’articolazione tra braccio e avambraccio (cioè tra omero, ulna e radio): prodursi una lussazione al gomito. Nell’uso com., la regione posteriore del gomito, e spec. l’angolo sporgente che si forma piegando l’avambraccio: appoggiare i g. sul tavolo; farsi largo coi g. tra la folla, avanzare a furia di gomiti; poco com., giocare di gomito, per aprirsi un passaggio nella ressa; stare, trovarsi, lavorare gomito a gomito (con qualcuno), o a contatto di gomito o di gomiti, vicinissimi l’uno all’altro; alzare il g., per lo più in senso fig., scherz., eccedere nel bere; fig., fam., olio di gomiti (o di gomito), forza di braccia, tenace applicazione a un lavoro fisico (e spec. a lavori di pulitura, lucidatura e sim.): la casa non si pulisce da sé, ci vuole olio di gomiti per mandarla avanti! Il plur. è normalmente gomiti, ma nell’uso pop. tosc. anche le gomita: le mani arrovesciate sui fianchi, e le gomita appuntate davanti (Manzoni); soprattutto in alcune locuz., oggi poco com., quali lavorare con le gomita, lavoro fatto con le gomita, di lavoro tirato via, e ragionare con le gomita, a sproposito, senza criterio. 2. estens. a. La parte della manica corrispondente alla regione posteriore del gomito: aveva i g. della giacca tutti logori. b. Curva, angolo, soprattutto nella locuz. fare gomito, detto di corso d’acqua, strada, muro e sim., che piegano a un tratto cambiando direzione: il fiume fa gomito in quel punto. c. In meccanica e nella tecnica, tipo di raccordo curvo per tubazioni: g. a due maschi, g. a due femmine, g. a maschio e femmina, secondo che la filettatura alle due estremità sia esterna, interna, oppure esterna a un’estremità e interna all’altra; albero a gomiti (v. albero2, n. 3 b); trave a gomito, o trave a ginocchio (v. ginocchio2, n. 3, n. 4). 3. Anticam., termine generico per indicare una misura corrispondente pressappoco alla distanza fra il gomito e l’estremità del dito medio (cfr. cubito).