governo di missione
loc. s.le m. Governo investito del raggiungimento di un obiettivo dichiarato. ◆ «Nei prossimi giorni metterò in movimento un governo di missione, che avrà come unico compito quello di rispondere alle vostre preoccupazioni», ha detto Jacques Chirac nella sua prima dichiarazione. E subito sono partite le speculazioni su chi sarà il nuovo primo ministro, su quale governo guiderà e sulla sua politica. Due uomini sono favoriti, il liberale Jean-Pierre Raffarin, un notabile di provincia molto ascoltato dal presidente, e il neogollista Nicolas Sarkozy, giovane e rampante esponente di una destra che non si vergogna di definirsi tale. (Repubblica, 6 maggio 2002, p. 6, Politica) • Seconda ipotesi: un mandato pieno, e in quel caso il nome più probabile è sempre quello di [Franco] Marini (con la subordinata, non ancora tramontata, di Giuliano Amato), con il compito di cambiare le regole del voto e magari di approntare qualche provvedimento urgente in campo economico. Sono scenari complicati. Il cui obiettivo minimale, nell’ipotesi che il Parlamento neghi la fiducia al governo «di missione» eventualmente scelto, vedrebbero insediarsi a Palazzo Chigi per gestire la campagna elettorale un esecutivo diverso da quello di Romano Prodi. (Marzio Breda, Corriere della sera, 30 gennaio 2008, p. 2, Primo piano).
Composto dal s. m. governo, dalla prep. di e dal s. f. missione, ricalcando l’espressione fr. gouvernement de mission.
V. anche governo di scopo, governo funzionale.