gracidare
v. intr. [lat. grac(c)itare, di origine onomatopeica; cfr. il lat. tardo gracillare «fare il verso della gallina», da cui le forme dial. gracilare, gracillare] (io gràcido, ecc.; aus. avere). – Riferito ai ranocchi e alle raganelle, fare il loro caratteristico verso: E come a gracidar si sta la rana Col muso fuor de l’acqua (Dante); meno com. per indicare il chiocciare delle galline, lo schiamazzare delle oche, il gracchiare dei corvi, ecc. Fig., con riferimento a persona, chiacchierare di cose futili, e con voce stridula e fastidiosa.