gradimento
gradiménto s. m. [der. di gradire]. – Atto e fatto del gradire; sentimento di piacere, di soddisfazione, di approvazione per qualche cosa che appaghi le nostre esigenze morali o materiali, o che sia conforme al nostro gusto: esprimere, mostrare il proprio g.; ho esaminato il lavoro e l’ho trovato di mio g.; in partic., essere di mio, di tuo g., ecc., piacere, riuscir gradito a me, a te, ecc.: non so se queste pietanze saranno di vostro g.; lo scherzo non fu di suo g.; indice di g., la percentuale delle risposte positive date dai telespettatori nei sondaggi d’opinione sui programmi televisivi. Nell’uso letter. e burocr., accettazione, approvazione, compiacimento, da parte di superiori, di un’autorità, di un governo. In diritto, procedura di gradimento, quella consistente nella richiesta che uno stato, il quale intende nominare una determinata persona in qualità di proprio agente diplomatico presso uno stato estero, rivolge a questo, per accertarsi preventivamente che darà il suo consenso alla nomina, e nella risposta che lo stato estero dà a tale richiesta (esprimendo, accordando, o, al contr., rifiutando il proprio gradimento).