gradire v. tr. [lat. ✻gratire, der. di gratus "gradito, accetto"] (io gradisco, tu gradisci, ecc.). - 1. a. [ricevere di buon animo, con soddisfazione: g. un invito] ≈ accettare, accogliere, apprezzare. ↔ respingere, rifiutare, [di invito] declinare. ↑ disdegnare. ↓ ignorare. b. (lett.) [andare a genio, risultare gradito: g. la compagnia di una persona] ≈ (tosc.) garbare, (non com.) gustare, piacere (mi piace la tua compagnia), (gerg.) risultare. ↔ dispiacere, infastidire, spiacere, urtare. 2. [provare desiderio, voglia per qualcosa, seguito anche da prop. oggettiva implicita o esplicita o da un inf.: gradirei sapere la verità] ≈ desiderare, volere. ◉ Gradire è sentito come un sinonimo più formale e persino burocr. del più comune e colloquiale piacere, che ha però una sintassi diversa (ho gradito il tuo regalo - mi è piaciuto il tuo regalo). [⍈ VOLERE]