graffito
agg. e s. m. [der. di graffiare]. – 1. agg. Inciso con una punta, detto sia della superficie (pietra, metallo, osso, intonaco, ecc.) che viene incisa, sia del disegno che viene così eseguito: parete g.; vasi g.; e con uso più propriam. participiale: un’iscrizione g. nell’intonaco; un’immagine g. su una lastra di ardesia. 2. s. m. a. Il disegno o l’iscrizione incisi sulla superficie di un oggetto, e più spesso sulle pareti di edifici, o anche su roccia, secondo un uso che risale a tempi preistorici (le cosiddette incisioni rupestri), dei quali sono documenti preziosi: g. figurati; i g. delle grotte del paleolitico; i g. di Pompei, delle catacombe. b. In partic., tecnica di decorazione (detta anche decorazione a sgraffio), usata spec. nei sec. 15° e 16° per abbellire le facciate dei palazzi con scene, figure e trofei di ispirazione classica e ornati con motivi vegetali; consisteva nello stendere sopra il muro uno strato di intonaco scuro, che veniva ricoperto con un secondo strato di intonaco bianco, sul quale, con uno strumento appuntito (sgraffio), si incideva il disegno, togliendo la calce bianca in modo da lasciare scoperto il sottostante strato bruno, cosicché le immagini si delineavano grazie al contrasto tra i due colori. Con questo sign., è usato sia il sing., per indicare la tecnica (decorare, decorazione a graffito, una serie di fregi a graffito), sia il plur., per riferirsi ai disegni (i g. della facciata del Palazzo dei Cavalieri, a Pisa). 3. s. m. a. Per analogia, è stato dato il nome di graffiti (propriam. come voce angloamer., adottata in questa stessa forma dall’ital.) a una tendenza pittorica di origine spontanea, popolare e prevalentemente nera, sorta negli Stati Uniti verso la metà degli anni Settanta del Novecento e manifestatasi con scritte e figurazioni (in realtà non graffite ma eseguite con vernici a spruzzo) dapprima sulle pareti e sui convogli della metropolitana di New York e ormai comuni anche in Italia (spec. nelle aree metropolitane) su muri, viadotti, ponti, ecc. b. Con diverso sign., più astratto, e per lo più al plur. (in seguito alla diffusione del film American Graffiti, 1973, del regista G. Lucas, il cui titolo faceva implicito riferimento al valore documentario dei graffiti preistorici), segno del passato, rievocazione di gusti, modi, abbigliamenti, musiche, caratteristici di un determinato periodo di tempo (non eccessivamente lontano): i g. degli anni Cinquanta.