grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: forma g.; varianti g. di una parola; segni g.; accento g. (v. accento). b. Che consiste in un disegno; che si esprime con un disegno: rappresentazione g. di un fenomeno; schema g. di un procedimento industriale; prove g., prove di esame consistenti nell’esecuzione di un disegno geometrico o d’altro genere (in contrapp. sia a prove orali, sia a prove scritte). In partic.: costruzione g. o metodo g., procedimento che permette di risolvere taluni problemi mediante una costruzione geometrica, per lo più piana (per es., la costruzione del medio proporzionale mediante applicazione del teorema di Euclide); calcolo g., risoluzione di problemi aritmetici con l’uso di figure geometriche disegnate con cura e in opportuna scala (per es., la soluzione g. di equazioni algebriche, i procedimenti di interpolazione g., di integrazione g., ecc.). In geometria: questioni g., le questioni la cui trattazione richiede soltanto le nozioni di appartenenza (ad esse si contrappongono, per es., le questioni metriche, che implicano cioè misure); spazio g., tipo particolare di spazio nella definizione del quale intervengono soltanto i postulati di appartenenza (o postulati grafici). c. Nella storia dell’arte, opera g., opera incisa con varie tecniche e diversi procedimenti su una superficie dura (rame, zinco, pietra, legno), dalla quale si ottiene la riproduzione a stampa, di solito in più esemplari, su carta o cartone o anche altro materiale; comprende in partic. l’acquaforte, la litografia e sim., ma anche gli altri processi d’incisione, e spesso include il disegno originale, non cioè riprodotto, spec. quando l’espressione sia usata con valore collettivo: un’esposizione dell’opera g. di Giorgio Morandi. d. Che si riferisce in generale all’arte della stampa: arti g., insieme di tutti quei processi di carattere industriale o artigiano che servono a realizzare la riproduzione di testi o immagini in un numero stabilito di esemplari; stabilimento g.; l’industria, l’attività grafica. e. In mineralogia, tellurio g. o oro g., altri nomi del minerale silvanite, così chiamato perché i cristalli si riuniscono per lo più in modo da sembrare una scrittura. 2. s. m. Rappresentazione grafica, schema grafico dell’andamento di un fenomeno o di un’attività (sinon. di diagramma): il g. della temperatura (di un malato o atmosferica); riassumere in un g. lo stato di avanzamento dei lavori; con uso meno proprio, disegno schematico di una macchina o sim. In aeronautica, g. di volo, prospetto nel quale vengono riassunti i dati salienti di un progetto di volo: rotte, quote, venti, velocità, tempi, consumi, ecc. 3. s. m. (f. -a) Artista, tecnico o professionista che si occupa dell’impaginazione di un’opera editoriale o multimediale, della composizione e disposizione sulla pagina di disegni e testi pubblicitarî, dell’aspetto esteriore con cui l’opera si presenta (coperta o sopraccoperta). Al plur., i g., gli impiegati, tecnici, operai addetti all’industria delle arti grafiche. ◆ Avv. graficaménte, in rapporto alla scrittura: due parole graficamente uguali (per es.: pésca e pèsca quando non si segni l’accento); per mezzo della scrittura o di un disegno o di uno schema grafico: rappresentare graficamente un suono; riepilogare graficamente lo sviluppo di un processo produttivo.