granaio
granàio s. m. [lat. granarium]. – 1. a. Locale particolarmente attrezzato per la conservazione del grano: g. a cateratte, quello formato da ripiani sovrapposti e provvisti di fori che permettono di far cadere il grano da un ripiano a quello sottostante; g. a torri, costituito generalmente da due torri, divise ciascuna in tre camere sovrapposte, la più alta per il carico, l’intermedia per la sosta, l’inferiore per lo scarico; g. a fossa, costituito da fosse emisferiche in terreno asciutto, rivestite di muratura intonacata, e richiuse ermeticamente con copertura a volta; g. a silo, costituito da una serie di celle affiancate che terminano in basso a tramoggia, alloggiate in edificio di forma parallelepipeda. b. Nell’uso com., soffitta, sottotetto in genere, dove insieme al grano si depositano provviste e masserizie varie. 2. fig. Regione che fornisce abbondantemente di grano un paese: anticamente la Libia era il g. di Roma.