granchio
grànchio s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. Nome generico dei crostacei decapodi brachiuri, soprattutto delle specie commestibili: hanno corpo raccolto, addome corto e ripiegato sotto il carapace (che è largo e provvisto di numerose escrescenze e spine), e chele spesso irregolari, essendo la destra normalmente più robusta della sinistra; la maggior parte camminano di fianco e alcuni vivono in simbiosi con le attinie. Tra i più noti: il g. d’acqua dolce o g. di fiume (lat. scient. Potamon edule o Telphusa fluviatilis), lungo circa 5 cm, che vive sotto i sassi o in buche in quasi tutta l’Europa merid., l’Africa settentr., la Siria e l’Iran; il g. ripario (Carcinus maenas), commestibile, comunissimo sulle spiagge dei mari europei; il g. gigante (Kaempferia kaempferi), di dimensioni enormi, che abita i mari del Giappone; e la grancevola (v.). 2. estens. Nome di alcuni arnesi a due denti, che ricordano nella loro forma le chele del granchio. In partic.: a. La penna del martello da falegname, usata per estrarre chiodi facendo leva sulla testa del martello stesso. b. Ferro conficcato sul banco del falegname, contro il quale si tiene fermo il legno da piallare. c. Nell’attrezzatura navale, bocca di g. (o di rancio), passacavi di forma semiaperta rastremata a uncino (v. bocca di granchio). 3. fig. Errore, sbaglio causato da un equivoco, soprattutto nelle frasi prendere, pigliare un g. (un grosso g., un g. madornale): prendono i censori de’ grossi g., quando vogliono criticare senza una pesata considerazione le opere altrui (G. Gozzi); con lo stesso sign., talora, pigliare un g. a secco (che significò anche: rimanere col dito stretto tra due oggetti o parti di un oggetto come in una morsa). 4. ant. La costellazione del Cancro: in quei giorni appunto che il Sole fa il suo viaggio nel segno del Granchio (Redi). 5. pop. Crampo: m’ha preso un g. alla gamba; fig., tosc., avere il g. alle mani, al borsellino, alla scarsella, essere attaccato al denaro, restìo a spendere. ◆ Dim. granchiétto, granchiolino; accr. granchióne.