grancoalizionista
(gran coalizionista), agg. Favorevole alla formazione di una grande coalizione politica di sostegno al governo. ◆ È dal 1861, anzi dal decennio che precedette l’unità d’Italia, che si pensa a un grande connubio tra destra e sinistra per aggirare le difficoltà derivate dal non aver noi introiettato per tempo le sane regole di una democrazia moderna […] Ma dopo centocinquant’anni è giunto il momento di dire nella maniera più chiara che questo genere di teorizzazione è fallace e pericoloso. Fallace perché non è assolutamente dimostrato (anzi) che governi di larghe intese affrontino le emergenze meglio di quanto abbiano saputo fare gabinetti di maggioranza. Pericoloso perché, qui da noi, dentro quest’ideologia grancoalizionista si annida il virus del trasformismo e del ribaltonismo. (Paolo Mieli, Corriere della sera, 8 novembre 2005, p. 1, Prima pagina) • Nel giorno in cui la Germania trova l’intesa sulla composizione del gabinetto Spd-Cdu, anche in Italia la talpa «grancoalizionista» continua a scavare il suo tunnel sotto il bipolarismo. Si ritorna a parlare di Grande Coalizione, dopo l’uscita pubblica di Giulio Tremonti su Repubblica, perché stavolta è Marco Follini ad aprire all’ipotesi del connubio dalle pagine del Corriere. (Francesco Bei, Repubblica, 12 novembre 2005, p. 24, Politica interna) • [tit.] Il Gianfranco furioso / Senza l’aiuto del Cav. non può entrare nel Ppe, e intanto W fa proposte grancoalizioniste a FI [testo] […] Gianfranco Fini è un robusto sostenitore del referendum per il bipartitismo che tanto agita le coalizioni. Il convegno ecumenico (quasi gran coalizionista) tenuto ieri dalla fondazione Italianieuropei aveva tra l’altro la funzione di allontanare quel cattivo presagio. (A.G., Foglio, 17 novembre 2007, p. 4).
Derivato dalla loc. s.le f. grande coalizione con l’aggiunta del suffisso -ista.