granulazione
granulazióne s. f. [der. di granulare2]. – 1. Processo, detto anche granitura o triturazione, col quale un materiale, già macinato in grani delle dimensioni di 60-70 mm, si riduce a piccoli grani di 0,5-10 mm. 2. Processo col quale si conferisce forma granulare a prodotti polverulenti (fertilizzanti, farmaci molto attivi, ecc.) per facilitarne il maneggio, la distribuzione, il dosaggio. 3. concr. a. Insieme di granuli, corpuscoli o tubercoli: le g. dei granulociti. In anatomia, granulazioni del Pacchioni, vegetazioni dell’aracnoide, costituite da corpuscoli bianco-grigiastri, senza significato patologico, particolarm. sviluppate nelle persone anziane. b. In medicina, ciascuno dei bottoni vascolari-connettivali che si formano nelle prime fasi del processo di cicatrizzazione, e sono presenti quindi nel tessuto connettivo giovane neoformato, detto appunto tessuto di granulazione; anche le analoghe formazioni delle ulcere e fistole croniche, di qualunque natura siano (varicose, infiammatorie aspecifiche, o specifiche come le tubercolari). 4. In astronomia, g. solare, aspetto della superficie luminosa del Sole (fotosfera), che appare costituita da una moltitudine di piccole macchie brillanti (granuli) che si distaccano sopra un fondo relativamente grigiastro. 5. Tecnica dell’oreficeria antica, già nota nella preistoria, secondo la quale piccolissimi grani sferici d’oro erano saldati tra loro e su lamine dello stesso metallo per formarvi decorazioni o sottolinearvi particolari figurazioni.