grape-fruit
‹ġrèip frùut› s. ingl. (propr. «frutto a grappoli»; pl. grape-fruits ‹... frùuts›), usato in ital. al masch. – Nome inglese, ma largamente noto, di un agrume (Citrus paradisi), forse derivato dal pompelmo, dal quale si distingue per i frutti disposti a grappolo (donde il nome) e molto più piccoli, polpa succosa, con profumo di arancio, leggermente acidula e amara; è coltivato in molte razze (una, per es., con polpa rosea) in varie parti del mondo e si mangia condito con zucchero, o si beve spremuto. Per estens., il termine è spesso adoperato come sinon. di pompelmo. Dalle bucce del grape-fruit si ottiene un olio essenziale, di colore che va dal giallo all’arancione, costituito da citrale (25%), pinene, limonene, geraniolo, usato per aromatizzare bibite e in profumeria.