grido s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell'uomo; i gridi, degli animali, o anche dell'uomo, se non considerati nel loro complesso). - 1. a. [voce, suono inarticolato, parola, esclamazione e sim., emessa con forza: g. d'aiuto; g. di battaglia] ≈ (ant.) grida, (ant.) gridata, strepito, (non com.) strido, strillo, urlo, [di animale] verso. ↔ bisbiglìo, mormorìo, sussurro. b. [spec. al plur., insieme di voci e suoni levati da più persone] ≈ baccano, clamore, (ant.) gridata, (non com.) gridìo, schiamazzo, strepito, urla. 2. (estens.) [richiesta di aiuto, lamento, anche non espressi con la voce: il g. dei popoli oppressi] ≈ implorazione, invocazione, preghiera, richiesta, supplica. 3. [al plur., lavata di capo, sgridata: sentirai ora le g. del babbo!] ≈ rimproveri, strilli, urla. 4. [fama, moda e sim., solo in alcune espressioni] ▲ Locuz. prep.: all'ultimo grido [di moda, comportamento e sim., conforme alle tendenze più recenti: un abito all'ultimo g.] ≈ alla moda, dernier cri, trendy. ↔ fuori moda, out, superato; di grido [riconosciuto e apprezzato da tutti: un ristorante, uno scrittore di g.] ≈ alla moda, celebre, conosciuto, di fama, famoso, noto, rinomato. ↔ anonimo, ignoto, sconosciuto.