grifagno
agg. [dal provenz. grifanh, di origine germ.; cfr. l’ant. alto-ted. grīfan «afferrare»], letter. – 1. Rapace; è attributo generico degli uccelli di rapina, con artigli e becco adunco: l’altro fu bene sparvier grifagno Ad artigliar ben lui (Dante). Per estens., tipico degli uccelli rapaci, detto del becco, degli artigli, degli occhi: Come sparvier che nel piede grifagno Tenga la starna (Ariosto); ardeagli nel grifagno Occhio [dell’astore] l’amor de le apuane cime (Carducci). Sostantivato, non com., uccello rapace: qual colomba, cui grifagno assale (Caro). 2. fig. Riferito agli occhi di una persona, simili a quelli di un uccello di rapina, quindi fieri, minacciosi, o vividi: Cesare armato con li occhi g. (Dante); pupilla g. (Pascoli); facendo lampeggiar or il bianco, ora il nero di due occhi g. (Manzoni).