grigiorosso
s. m. e agg. Per metonimia dai colori della casacca, giocatore delle squadre di calcio della Cremonese, dell’Angri, e anche di squadre di altre serie dei campionati di calcio italiani; relativo a tali squadre. ◆ Dello stesso avviso Giuseppe Carletti, ex consigliere grigiorosso, ancora super tifoso: «Non c’è niente di strano, non si può parlare di licenziamenti, questi sono quasi tutti contratti non rinnovati, a mio avviso giustamente. Ora si tratta di trovare buoni giocatori». (Arianna Ravelli, Corriere della sera, 9 giugno 2003, p. 57, Sport) • E i grigiorossi hanno sempre potuto svolazzare tutti i pomeriggi di una domenica sì e una no, partecipando alla schedina con l’assiduità concessa dalla categoria e con il risultato concesso dagli avversari. (Mina, Stampa, 13 novembre 2004, p. 1, Prima pagina) • «La mia nuova sfida? Adesso è la Cremonese». Scherza Giovanni Arvedi. E in fondo può permetterselo. I mitici grigiorossi di Gianluca Vialli, tre mesi fa, erano sull’orlo del fallimento. Una montagna di debiti. Un presidente «forestiero» stanco di spender soldi. E, davanti, solo lo spettro del crac. Poi dal nulla è spuntato lui. (Ettore Livini, Repubblica, 10 settembre 2007, Affari & Finanza, p. 9).
Composto dagli agg. grigio e rosso.
Già attestato nella Repubblica del 29 giugno 1989, p. 32, Sport (Filippo Veltri).