grotta
gròtta s. f. [lat. cry̆pta, che è dal gr. κρύπτη, der. di κρύπτω «nascondere, coprire»; v. cripta]. – 1. Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, formatasi in seguito all’azione di forze esogene o endogene, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte (per es., le g. di Postumia e la G. Azzurra). In geologia: grotte di origine primaria, dovute a processi costruttivi, come quelle di origine magmatica, di scogliera corallina, di deposito di travertino; grotte di origine secondaria, dovute a fenomeni distruttivi, come quelle di origine tettonica o di erosione, quelle di origine carsica, ecc.; si hanno inoltre g. fumanti, dalle quali fuoriescono correnti d’aria ricche di umidità che, nel caso di temperatura esterna più bassa, si condensa in nebbie e fumi, e g. soffianti, dalle quali, per varie cause, esce aria con violenza. Con riguardo allo sfruttamento per cure idroterapiche: g. umide, in cui l’ambiente è particolarmente ricco di vapore acqueo sprigionato da una sorgente termale, e g. secche, a temperatura elevata, senza vapore acqueo. 2. ant. a. Roccia, masso, rupe, o luogo dirupato e scosceso: questo filosafo ... stavasi in una grotta al sole (Novellino); Andatevene su per questa g. (Dante); pervennero in un vallone molto profondo e solitario e chiuso d’alte g. e d’alberi (Boccaccio). b. Argine, alta riva: erano e’ fanti de’ Fiorentini aggravati dalle acque e dalle armi, né avevano tutti superato la g. del fiume (Machiavelli). 3. a. ant. Ambiente sotterraneo ad uso d’abitazione. b. region. Locale sotterraneo, scavato di solito in terreno tufaceo o argilloso. sotto le fondamenta di un edificio, adibito a cantina per tenere in fresco il vino o anche (per es. a Roma) come osteria. 4. a. In passato, nome con cui furono indicati i ruderi dell’antichità classica che, per la presenza di coperture a volta e l’ubicazione in parte o del tutto interrata, dovuta ai crolli parziali e al naturale sollevarsi del suolo circostante, avevano preso l’aspetto di grotte naturali. b. G. artificiali: costruzioni erette nei giardini del Rinascimento e dei secoli successivi, fino ai nostri giorni, in forme e aspetto di grotte naturali destinate a far da sfondo a statue, fontane, giochi d’acqua, e a costituire un ornamento pittoresco di viali e di boschetti. ◆ Dim. grotticèlla, grotterèlla, e grottino m. (v.); accr. grottóne m.; pegg. grottàccia. TAV.