gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri di una famiglia; un g. d’amici, di soldati, di visitatori; andare, camminare in gruppo; entrare a piccoli g.; dividersi in più g.; attaccare in g. serrato. Con sign. più particolari: a. Raggruppamento di persone o istituzioni, unite fra loro da ideali o principî comuni o collegati per il raggiungimento di determinati scopi: fare parte di un g.; formare, costituire, sciogliere un g.; g. letterario, artistico, politico, finanziario, economico, musicale; il g. dirigente; g. di lavoro, di ricerca, insieme di persone che svolgono in collaborazione, sotto la direzione di una guida esperta, un lavoro di gruppo, cioè un’attività intellettuale o manuale per fini educativi, assistenziali o sociali, oppure di ricerca scientifica e tecnica; analogam., nella scuola, lavoro di gruppo, lavoro tecnico-pratico o di ricerca eseguito da tutti gli allievi (o da un gruppo di essi) sotto la guida del docente. Nel linguaggio polit., g. parlamentare, costituito dai deputati e dai senatori appartenenti allo stesso partito; g. misto, gruppo parlamentare formato da deputati o senatori di diversi partiti, che non sono riusciti a raggiungere il numero minimo richiesto per costituirsi in gruppo autonomo; g. di potere, l’insieme di coloro (persone, ma anche enti, società e sim.), che hanno lo scopo comune di mantenere e di accrescere, con ogni mezzo, il potere che detengono; g. di pressione (traduz. dell’ingl. pressure group), o anche g. di interesse, un certo numero di enti, banche, complessi industriali e commerciali che sono in grado, per la loro potenza finanziaria, di influire, a proprio vantaggio, sulle decisioni delle pubbliche autorità; g. di acquisto, associazione di venditori al dettaglio o di consumatori che si propone di realizzare acquisti in comune al fine di ottenere agevolazioni economiche dai fornitori; g. di discussione, gruppo di persone, detto anche newsgroup (v.), che discute o si scambia informazioni via Internet su un determinato argomento. b. In sociologia, g. sociale, insieme di persone unite da reciproci rapporti, in vista di obiettivi comuni, dotato di una struttura interna più o meno salda, tale da consentire ai componenti comportamenti comuni o concordi; g. primario, quello formato dalle persone (parenti, amici, ecc.) che hanno un ruolo decisivo nella formazione della personalità di un individuo (si contrappone a g. secondario); g. di riferimento, quello con cui l’individuo si confronta e identifica, e da cui deriva i proprî modi di comportamento (può coincidere o no con il g. di appartenenza); dinamica di gruppo, espressione introdotta (ingl. group dynamics) dallo psicologo K. Lewin per indicare lo studio, basato su concetti che si ispirano alla fisica (forza, equilibrio, ecc.), dei fenomeni che si producono nell’ambito dei gruppi; analisi, terapia, psicoterapia di gruppo, nel linguaggio delle scienze psicologiche, metodi terapeutici, fondati sulle teorie della dinamica di gruppo, volti alla cura di più pazienti riuniti a formare un gruppo; g. d’incontro, locuzione generica (ingl. encounter group) con cui sono indicate varie forme di esperienza intensiva di terapia di gruppo. c. Nel linguaggio sport., soprattutto con riferimento al ciclismo, il complesso dei corridori in gara, nessuno dei quali si sia distaccato dagli altri, e anche la maggioranza dei concorrenti distanziata da uno o più corridori: fuga dal g.; il g. segue a 45 secondi. d. Nell’esercito, unità organica elementare delle armi di artiglieria e cavalleria, formata rispettivam. da due o più batterie e da due o più squadroni, corrispondente al battaglione delle altre armi; g. tattico, reparto decentrato, anche pluriarma, per assolvere un particolare compito tattico. e. Nella marina militare, formazione organica costituita da unità similari destinate ad azioni particolari (g. dragamine, g. sommergibili, g. unità da trasporto e operazioni anfibie, ecc.); anche, formazione temporanea di unità complementari di vario tipo destinate ad azioni autonome e lontane. f. In aeronautica, unità organica formata da più squadriglie con unico comando e costituente, insieme con altri reparti, uno stormo. g. Nel linguaggio economico, termine usato a indicare sia quelle coalizioni, comunem. dette trusts, che mirano a rafforzare l’efficienza produttiva fondendo insieme dal punto di vista economico più imprese producenti lo stesso prodotto o prodotti tra loro in rapporto di complementarità e strumentalità, sia le intese finanziarie miranti a ridurre i rischi mediante intrecci azionarî tra imprese che conservano la loro piena indipendenza non soltanto dal punto di vista giuridico, ma anche da quello tecnico-organizzativo. h. In filologia, serie di manoscritti che risalgono a uno stesso capostipite, sinon. di famiglia. i. In geografia, g. montuoso, insieme di cime, isolato o allineato con altri gruppi (cui talora è collegato da contrafforti) a formare catene montuose. l. Nella tecnica, complesso di elementi che concorrono a una medesima funzione o che comunque vanno considerati insieme: g. elettrogeno, in elettrotecnica, accoppiamento d’un motore (in genere a combustione interna) e di un generatore elettrico; g. di continuità, in elettrotecnica, tipo di alimentatore capace di fornire energia elettrica, senza apprezzabile interruzione, anche in caso di mancanza di fornitura da parte della rete; g. motopropulsore, in aerotecnica, il complesso motore alternativo-elica; g. frigorifero (v. frigorifero), ecc. m. In ginnastica, riunione di più esercizî che abbiano fra loro qualche rapporto di analogia. n. Nel pattinaggio artistico su ghiaccio, prova che richiede la formazione di figure da parte di più di due concorrenti in collaborazione. o. In musica, abbellimento costituito da due o più note. 2. Ciascuna delle suddivisioni in cui vengono classificate persone o cose secondo criterî di appartenenza o di analogia: a. Nelle amministrazioni statali e in alcuni enti parastatali, ciascuna delle categorie (A, B, C, ecc.) in cui, fino al 1956, venivano distinti gli impiegati in base al titolo di studio. b. In zoologia, termine generico che indica un insieme intraspecifico di individui tra cui si stabiliscono relazioni sociali (per es., gruppi familiari); in sistematica, indica un insieme di categorie sistematiche coordinate o correlate (per es. gruppo di specie, gruppo di generi). c. In biologia, g. sanguigni, le varie classi in cui gli uomini sono suddivisi, secondo caratteristiche immunitarie del sangue, individuali ed ereditarie, legate alle proprietà antigeniche dei globuli rossi; i sistemi di gruppi sanguigni più importanti, dal punto di vista pratico, per quanto si riferisce alle possibilità di trasfusione del sangue e a fenomeni di incompatibilità tra madre e feto, sono l’AB0 e il fattore Rh. d. In mineralogia, insieme di specie aventi analogia di composizione chimica e alcune caratteristiche fisiche e chimiche comuni: g. della galena, g. dell’argentite, ecc. e. In chimica, con varie accezioni: insieme di elementi collegati da particolari caratteristiche fisiche e chimiche (per es., nel sistema periodico, il g. degli elementi alcalini, il g. delle terre rare, ecc.); insieme di atomi, detto anche radicale, che, pur non costituendo un’entità individuale, si mantiene unito e inalterato in molte reazioni chimiche (per es., il g. acetilico, o radicale acetile, il g. ossidrilico, o radicale ossidrile, ecc.); raggruppamento atomico (propriam. g. funzionale) capace di caratterizzare il comportamento chimico del composto di appartenenza, qualunque sia la rimanente parte della molecola a cui resta collegato (per es., il g. alcolico degli alcoli, il g. carbossilico degli acidi organici). f. In matematica, particolare tipo di struttura algebrica introdotta in un determinato insieme; in senso più specifico, un insieme di elementi nel quale sia assegnata una legge di composizione binaria associativa (legge gruppale), spesso detta moltiplicazione o prodotto, cioè una funzione univoca che a ogni coppia ordinata di elementi dell’insieme faccia corrispondere un elemento appartenente all’insieme stesso; si richiede inoltre che vi esista uno e un solo elemento neutro (detto anche elemento identico o unità) il quale, moltiplicato a destra o a sinistra per qualunque elemento dell’insieme, dia come risultato quest’ultimo elemento; e che ogni elemento dell’insieme ammetta uno e un solo elemento inverso il quale, moltiplicato a destra o a sinistra per l’elemento dato, dia come risultato l’unità. Un gruppo è quindi un semigruppo dotato di unità (cioè un monoide) in cui ogni elemento ammette uno e un solo inverso. Esempî di gruppo sono: l’insieme dei numeri razionali non nulli, rispetto all’operazione usuale di prodotto; l’insieme dei numeri interi relativi, rispetto all’operazione usuale di somma, ecc. G. abeliano (o commutativo), ogni gruppo che gode, oltre che delle proprietà dette, anche della proprietà commutativa. 3. Rappresentazione figurativa di un gruppo di cose e persone: il g. del Laocoonte, del Ratto delle Sabine; un g. fotografico o una fotografia di gruppo (anche assol.: un bel g., un g. ben riuscito). 4. ant. Groppo, nodo: le donne ripresero a filare ... Sfacendo i g. a or a or coi denti (Pascoli); il nonno, da uomo, non diceva nulla, ma si sentiva un g. nella gola anch’esso (Verga); g. di vento, lo stesso che groppo di vento: Cominciano apparir baleni e gruppi E par che l’aria e ’l ciel si ravviluppi (Pulci). 5. ant. Sacchetto o rotolo di monete: gli presentò un g. e una lettera di quel signore, la quale lo pregava di far accettare alla madre di Lucia cento scudi d’oro ch’eran nel g. (Manzoni). Dim. gruppétto (v.), gruppettino; accr. gruppóne (in partic., nel ciclismo, il gruppo che comprende la maggior parte dei corridori, rispetto a gruppetti o a corridori distanziati).