guaina
guaìna (diffuso ma erroneo guàina) s. f. [lat. vagīna; cfr. vagina]. – 1. Custodia, per lo più di pelle o di metallo, per ferri da taglio: la g. del pugnale, del coltello da caccia, delle forbici; prov. (non com.), tal g. tal coltello, di cose o persone che stanno bene insieme perché ugualmente spregevoli. Di spade o sciabole, più com. fodero (ma v. ringuainare, sguainare). 2. Con sign. estens., e più generico, qualsiasi rivestimento, custodia, astuccio che calzi l’oggetto contenuto o vi aderisca (per es., la g. isolante dei fili e dei cavi elettrici). In partic.: a. Sorta di cucitura che lascia uno spazio interno vuoto in cui si possono far passare cordoncini, nastri, elastici, ecc., allo scopo di stringere gonne, colli, polsi, cuffie, aperture di borse, maniche a palloncino, ecc. b. Indumento intimo femminile di tessuto elastico, usato per contenere e modellare il corpo dalla vita, e in alcuni casi anche dal seno, fino all’inguine. Locuz. a guaina, molto attillato e aderente, detto di capi di vestiario: abito, gonna a guaina; per ellissi, guaina, abito femminile molto aderente al corpo: Così svelta di forme Nella g. rosa (Gozzano). c. In anatomia, formazione che riveste a guisa di guaina o delimita alcuni organi: g. mielinica, rivestimento delle fibre nervose, costituito da mielina; g. del pelo, membrana sottile che avvolge la radice del pelo; g. tendinee, quelle (fibrose e sierose o sinoviali) che avvolgono i tendini. Analogam., in botanica, g. gelatinosa, rivestimento gelatinoso della cellula di certe alghe azzurre. 3. fig. In fisica, g. catodica, la lieve luminosità che in opportune condizioni si manifesta sul catodo di un tubo a scarica; nei reattori nucleari, l’involucro di protezione del combustibile nucleare, destinato a evitare la corrosione di quest’ultimo, nonché la contaminazione del refrigerante da parte dei prodotti di fissione radioattivi. ◆ Dim. guainèlla (non com.), guainétta.