guaire
v. intr. [der. di guaio, nel sign. di «lamento», o voce onomatopeica; è meno prob. una derivazione dal lat. vagire «vagire» (così come da vagīna l’ital. guaina)] (io guaisco, tu guaisci, ecc.; aus. avere). – Emettere guaiti: si sentiva g. il cane. Fig., riferito a persona, lamentarsi, gemere: che cos’hai da guaire?