guerrilla gardening
guerrilla gardening (Guerrilla gardening) loc. s.le m. inv. Forma di azione non violenta, praticata da gruppi ambientalisti, consistente nell’occupare porzioni di terreno inutilizzato o abbandonato, in particolar modo all’interno delle città, facendovi crescere piante. ◆ E infatti “Siamo dappertutto” è anche un manuale di azione diretta. Qui si apprende come fare “guerrilla gardening”, giardinaggio militante per coltivare in modo equo e solidale terre occupate per l’occasione (basta un campo da golf). (Foglio, 18 novembre 2004) • Dall’Inghilterra risponde Lyla 1046: «Era una notte buia a fredda a Leeds, nel furgone trasportavamo bulbi, piante, semi, attrezzi da giardinaggio, all’improvviso un agente di polizia ci ferma e ci domanda cosa stiamo facendo, rapida rispondo che facciamo giardinaggio, anzi no facciamo guerrilla gardening». (Benedetta Perilli, Repubblica.it,21 giugno 2007, Ambiente)• Si chiama Guerrilla gardening, un movimento formato da persone che si organizzano per rinverdire con fiori e alberi gli spazi pubblici degradati, senza chiedere il conto a nessuno, abusivamente. (Matteo Mingazzini, Fatto Quotidiano.it, 10 dicembre 2011, Emilia Romagna).
Espressione ingl. composta dai s. guerrilla, di origine spagn., e gardening ‘giardinaggio’. Per l’inglese, il dizionario online Word Spy.com reperisce una prima attestazione scritta di guerrilla gardening nel 1977. Primo punto di riferimento di chi pratica questo tipo di azione è stato il libro di John F. Adams, Guerrilla gardening, New York, 1983.