guscio
gùscio s. m. (region. gùscia f.) [prob. dal gr. κύστιον, dim. di κύστις «vescica» (v. cisti)]. – 1. Nome generico con cui viene indicato l’involucro (per lo più duro), di origine e di struttura diversa, che avvolge e protegge i semi o il frutto di alcune piante, le uova di certi animali e anche alcuni organismi animali (per es., le conchiglie dei molluschi, l’esoscheletro degli artropodi, ecc.): il g. dei piselli, dei lupini, delle mandorle, delle noci; il g. dell’uovo (di gallina, ecc.); il g. delle ostriche, delle chiocciole, delle tartarughe. 2. fig. a. Il luogo, l’ambiente dove si è nati e vissuti, in locuz. e frasi fam. allusive a una vita abitudinaria dai confini piuttosto ristretti: chiudersi, rimanere chiuso, vivere, ritirarsi, stare nel proprio g.; uscire dal (proprio) g., dal proprio ambiente, spec. se angusto e limitato, per fare nuove esperienze e conoscenze. b. G. di noce, abitazione, o imbarcazione, molto piccola (con riferimento ad abitazione, anche g. d’uovo). c. Piccola imbarcazione, in partic. barchetta leggera da fiume o da palude. 3. Per estens., denominazione di varî oggetti, strutture e sim. aventi qualche analogia di somiglianza o di funzione con i gusci naturali. In partic.: a. tosc. Sacco di traliccio che, nei materassi e nei guanciali, contiene la lana, il crine o altro (diverso, nei guanciali, dal rivestimento esterno, detto federa). b. L’ossatura di costruzioni varie (per es., il solo scafo di un’imbarcazione o la scocca di un’autovettura). Nel linguaggio tecn., strutture a guscio, le strutture resistenti caratterizzate da uno sviluppo superficiale notevole in confronto a un piccolo spessore, e per lo più irrigidite da diaframmi o nervature, che trovano impiego in varî tipi di costruzione, sia di veicoli (navi, automobili, aeromobili), sia nella copertura di alcuni edifici. c. Guscio d’oro, denominazione di una ceramica che presenta pareti eccezionalmente sottili, e in partic. di un tipo di porcellane cinesi, i cui esempî più antichi sono del principio del sec. 15°, dette anche, per la loro leggerezza, «senza corpo». d. In architettura, modanatura elementare (detta anche sguscio), a profilo concavo, per lo più a quarto di cerchio, con la concavità volta in basso nel g. diritto delle membrature aggettanti (architravi, cornici, cornicioni), o in alto nel g. rovescio delle membrature rientranti (basi, basamenti, zoccolature). e. In fisica, g. elettronico, l’insieme degli elettroni di un atomo che hanno lo stesso numero quantico principale, cioè lo stesso livello energetico, le cui orbite costituiscono una struttura stratiforme intorno al nucleo atomico. ◆ Dim. guscétto, guscettino, gusciolino; accr. guscióne (usato anche, talvolta, per indicare la castagna vuota, non sviluppatasi bene).