hard power
loc. s.le m. inv. Potere forte, che fa leva su argomentazioni fortemente persuasive. ◆ Siamo diventati tutti esperti improvvisati dell’Islam; sembriamo incapaci di vedere e apprezzare queste conquiste. Certo, si tratta di un soft power che va ad aggiungersi all’hard power politico e militare. E di tutt’e due l’Occidente avrebbe potuto fare un uso migliore, soprattutto se alcuni americani avessero capito di non essere soli al mondo (ma l’hanno capito, adesso). (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 15 novembre 2001, p. 6, In primo piano) • La Guerra fredda è stata vinta con una strategia di contenimento basata al contempo su mezzi di soft power e di hard power. L’esercizio del soft power è un approccio molto meno unilaterale dell’impiego dell’hard power – cosa che gli Stati Uniti devono ancora riconoscere. (Joseph S. Nye, Riformista, 3 novembre 2004, p. 3, Focus) • Il tentativo di [George W. ] Bush di esportare la democrazia in Iraq è stato talmente raffazzonato e malriuscito, e da parte nostra e degli iracheni, che le possibilità e l’aspirazione americana di promuovere la democrazia altrove ne risultano ormai pregiudicate. Gli scandali per le torture di Abu Ghraib e della Baia di Guantanamo non hanno certo giovato e hanno fatto il resto. «Negli ultimi anni si è registrato uno spreco immenso di soft power e di hard power americani» prosegue [Larry] Diamond, che ha lavorato in Iraq in qualità di esperto. I «cattivi» lo sanno e se ne stanno approfittando. (Thomas L. Friedman, trad. di Anna Bissanti, Repubblica, 13 maggio 2008, p. 29, Cultura).
Espressione ingl. composta dall’agg. hard (‘forte, duro’) e dal s. power (‘potere’).
V. anche soft power.