highk
(high-k), s. m. inv. Materiale ceramico ad alta densità impiegato nella produzione dei microprocessori perché dotato di buone proprietà isolanti e idoneo a ridurre la dispersione dielettrica. ◆ I ricercatori di Intel hanno realizzato un nuovo materiale per produrre i chip che abbassa la quantità di energia dispersa attraverso il calore. Il nuovo materiale, che potrebbe sostituire gli attuali semiconduttori basati sul silicio, è chiamato high-k e riduce il riscaldamento, fenomeno che diminuisce le prestazioni dei computer e la durata delle batterie. (Sole 24 Ore, 8 novembre 2003, p. 9) • «Nell’highk/metal gate vi sono numerose combinazioni di elementi – spiega John Pellerin, Director of Logic Technology Development di AMD –. Highk è il materiale isolante del dielettrico usato per separare il gate del transistor dal canale, (ossia lo spazio tra i due elettrodi ndr) riducendo, così, la perdita di sostanze. Metal gate, invece, si riferisce a un cambio di materiali, dal polisilicio standard più in uso, al metallo». (Alessandra Ritondo, Repubblica, 4 febbraio 2008, Affari & Finanza, p. 26).
Dall’ingl. high-k, a sua volta composto dall’agg. ingl. high (‘alto, elevato’) e dalla lettera greca k, usata in ingegneria per indicare la capacità di un materiale di trattenere la carica elettrica.
Già attestato nel Corriere della sera del 18 giugno 1995, Corriere Scienza, p. 32 (Giovanni Caprara), nella variante grafica high k.