hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta la privilegiata vetrina europea degli Oscar, […] Più che in qualsiasi altro festival, la presenza hollywoodita è stata al solito preponderante, seppur con pellicole sempre di livello. (Alessandra Levantesi, Stampa, 16 febbraio 2001, p. 25, Spettacoli) • l’Oscar è un premio al successo, non alla qualità, concetto vago, e men che meno all’arte (dio ci scampi da quel che gli hollywooditi scambiano per arte, oggi «In America», ieri «Il paziente inglese» o «A Beatiful Mind»). Solo che finora, per pudore o bon ton, i membri dell’Academy non avevano mai assegnato i massimi premi a film fantasy. Per questo gli 11 Oscar al «Ritorno del re» fanno data. (Fabio Ferzetti, Messaggero, 2 marzo 2004, p. 1, Prima pagina) • c’è un film di [Sergio] Leone che mi è piaciuto, l’ultimo prima della sua prematura scomparsa: il maestoso e malinconico «C’era una volta in America», considerato dagli hollywooditi un’invasione di campo. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 31 agosto 2007, p. 51, Spettacoli).
Derivato dal toponimo Hollywood con l’aggiunta del suffisso -ita.
Già attestato nella Repubblica del 13 dicembre 1985, p. 18, Spettacoli (Tullio Kezich).