hombre vertical
(Hombre vertical) s. m. Uomo fermo e deciso, caratterizzato da un’alta rettitudine morale. ♦ Accogliendo il capo dello Stato italiano [Sandro Pertini, ndr], il presidente messicano Lopez Portillo lo ha chiamato "hombre vertical", ossia "uomo tutto di un pezzo". (Dino Frescobaldi, Corriere della sera, 28 marzo 1981, p. 1) • Lo chiama anche Fabio Fazio: un libro che s'intitola Mala tempora non può mancare in programma come Che tempo fa. Sartori [Giovanni, politologo, ndr] sorride per l'arguzia, guarda fuori dalle ampie vetrate che incorniciano l'Arno sullo sfondo delle Alpi Apuane, è pronto a raccontare come si vive da hombre vertical in un'Italia invertebrata. (Simonetta Fiori, Repubblica, 21 febbraio 2004, p. 30, Cultura) • El Hombre vertical è in Spagna una persona assai vicina al nostro uomo tutto d'un pezzo. L'uomo con la schiena dritta. E però. El Hombre vertical della lingua spagnola sarebbe a dire il vero qualcosa in più. Non è solo chi sostiene le sue opinioni senza curarsi di compromessi, non è semplicemente un uomo incorruttibile, libero, ma un uomo talmente libero da riuscire a essere severo con gli amici, se occorre, quando occorre. Quando nel calcio si parla di Hombre vertical viene in mente prima di tutti Luis César Menotti. (Angelo Carotenuto, Repubblica.it, 4 ottobre 2015, Blog Il Puliciclone) • Fu un giorno di gioia, ma non dimenticherò mai il velo di tristezza che mi pervase nel pensare che avevo perso un compagno. Un compagno, ma non un amico, che, infatti, ha lasciato un segno indelebile nel mio cuore. Un esempio di professionalità e hombre vertical. (Marco Tardelli, Stampa, 26 ottobre 2018, p. 35, Sport) • Perché quando l'uomo forte – sia pure in missione sabbatica – del maggior partito di governo ti mette nella lista dei giornalisti affidabili, si rischia di perdere l'equilibrio nella trincea del contropotere, e anche se sei un hombre vertical finisci tuo malgrado per apparire come un fiancheggiatore, destino che onestamente non tutti gli otto Giornalisti con la maiuscola meritano. (Sebastiano Messina, Repubblica.it, 13 novembre 2018, R:).
Espressione presente nello sp. d’America, costituita dal s. hombre (‘uomo’) e dall’agg. vertical (‘verticale, diritto’).