ibrido
ìbrido agg. e s. m. [dal lat. hybrĭda «bastardo», di etimo incerto]. – 1. In biologia: a. Per lo più come s. m., individuo animale o vegetale proveniente da un incrocio di genitori appartenenti a razze o varietà diverse (i. interrazziale), a generi diversi (i. intergenerico), o a specie diverse (i. interspecifico); gli ibridi interspecifici possono comparire in natura o essere ottenuti sperimentalmente, e, nel caso di animali, sono quasi sempre sterili (per es., il mulo) in quanto hanno corredi cromosomici provenienti da genitori di specie diverse (asino e cavalla) e quindi al momento della formazione dei gameti non avviene il processo fondamentale dell’appaiamento dei cromosomi omologhi. Nelle piante, invece, sia gli ibridi intergenerici sia gli ibridi interspecifici sono per lo più fertili. Con sign. più specifico, sinon. di eterozigote. b. agg. Che si origina per ibridazione: DNA i.; cellula i.; plasmide i., un plasmide ricombinante che contiene sequenze di DNA derivate da organismi diversi. 2. fig. Di cosa formata di elementi eterogenei che non legano bene tra loro: amicizie i., male assortite; edificio di stile i., senza una propria linea architettonica; composto i., parola composta con elementi appartenenti in origine a lingue diverse (per es. automobile, monocolo, nelle quali il primo elemento compositivo è greco, il secondo latino; baby pensionato, in cui il primo elemento è inglese e il secondo è latino); parlare un linguaggio i., in cui siano mescolati vocaboli e locuzioni appartenenti a lingue o parlate o ad ambienti sociali diversi. 3. Nel linguaggio scient. e tecn.: a. In elettronica, detto di dispositivo con un numero pari di terminali d’accesso, tale che le impedenze a tali terminali risultino a due a due coniugate tra loro (cioè, di ugual componente resistiva e con componenti reattive uguali e di segno contrario), in grado così di avviare una corrente variabile o un’onda elettromagnetica in certe direzioni piuttosto che in altre. Calcolatore i., calcolatore che include componenti analogici e componenti digitali; anche, sistema in cui un calcolatore analogico e un calcolatore digitale sono interconnessi tra loro. Circuito i., circuito stampato a cui sono connessi componenti attivi (diodi o transistori), il tutto contenuto in un’unica capsula di materiale plastico. b. In chimica, detto degli orbitali originatisi per il fenomeno dell’ibridizzazione: così, per es., nell’atomo di carbonio, avente come orbitali puri un orbitale s, a simmetria sferica, e 3 orbitali p disposti tra loro ad angolo retto, si formano 4 orbitali ibridi, formanti tra loro angoli di 109° 28′, diretti cioè verso i vertici di un tetraedro regolare, attraverso i quali l’atomo di carbonio contrae legami con gli orbitali di altri atomi. c. In metrologia, riferito a sistemi di unità di misura, è sinon. di incoerente, misto, detto soprattutto di sistemi in cui alcune grandezze sono misurate secondo unità del sistema pratico. d. In petrografia, magma i., quello derivato dal mescolamento di un magma proveniente dal sial con uno proveniente dal sima. e. In radiotecnica, onda i., onda elettromagnetica i cui vettori elettrico e magnetico abbiano componente non nulla nella direzione di propagazione. f. Nella tecnica automobilistica, trazione i., trazione dovuta a un sistema propulsivo costituito da un motore termico, da una macchina elettrica (che può funzionare sia da motore sia da generatore per il recupero dell’energia cinetica in fase di decelerazione) e da un gruppo di accumulatori.