ice climbing
loc. s.le m. inv. Arrampicata su ghiaccio. ◆ In Trentino-Alto Adige due morti in montagna in 24 ore, vittime della passione per l’arrampicata su ghiaccio, l’«ice climbing». (Stampa, 31 dicembre 2001, p. 20, Interno) • Passare, attrezzi in pugno, da colonne di ghiaccio a strapiombi di roccia: l’ice climbing si è affacciato a una nuova, rischiosa dimensione. È iniziata l’era del «misto moderno», un temerario quanto vertiginoso intreccio di due pratiche della montagna: le cascate di ghiaccio e l’arrampicata su falesia. (Franco Brevini, Corriere della sera, 27 dicembre 2002, p. 49, Sport) • Tutti pazzi per la neve, ma gli sci non bastano più. In montagna si cercano nuove, elettrizzanti emozioni, tanto che per divertirsi davvero oggi non possono mancare gommoni da discesa, cani siberiani e ramponi per il ghiaccio. È dall’America e dal nord Europa che arrivano le «follie bianche» targate 2006: «snow tubing», «sleddog» e «ice climbing». Una volta sport estremi, ora addomesticati e resi praticabili da tutti, sono l’ultima novità dell’inverno, non solo sull’arco alpino, ma anche lungo le pendici dell’Etna. (Rossella Guadagnini, Repubblica, 17 gennaio 2006, p. 33, Cronaca).
Espressione ingl. composta dai s. ice (‘ghiaccio’) e climbing (‘arrampicata’).
Già attestato nella Stampa del 27 giugno 1995, p. 21, Cronache Italiane (Paola Cavallero).