idiota
idiòta (ant. idiòto) agg. e s. m. e f. [dal lat. idiota, gr. ἰδιώτης «individuo privato, senza cariche pubbliche; inabile, rozzo, ecc.» (der. di ἴδιος «particolare, che sta a sé»)] (pl. m. -i). – 1. ant. Uomo semplice; persona rozza, priva d’istruzione: molto più conosce Iddio un santo idioto che un savio peccatore (Cavalca); come tu sai, io non ho la grazia del predicare, e sono semplice e idioto (Fior. di s. Franc.); parole le quali lo Spirito santo sopra la lingua dell’uomo idiota poneva (Boccaccio); noi laici ed idioti (Della Casa). 2. Persona di scarsa intelligenza, stupido, deficiente: è un povero i.; comportarsi come un i.; guarda, piccolo stupido, un pupazzino così, con la cera, l’ho fatto stanotte, non spalancare la bocca come un i., è solo un animaletto, non è somigliante? (Antonio Tabucchi); spesso titolo d’ingiuria: è un perfetto i.; ha una faccia da i.; per estens., solo come agg., di atto o parole che rivelano idiozia: espressione i.; una risposta idiota. Nel linguaggio politico e giornalistico è stata usata talvolta la locuz. utile i. per indicare chi assume posizioni che fanno, anche indirettamente, il gioco degli avversarî (di partito o d’ideologia) favorendone le manovre. 3. In medicina, persona affetta da idiozia. ◆ Avv. idiotaménte, in modo stupido, da idiota: comportarsi, rispondere, sorridere idiotamente.