ienato
p. pass. e agg. (iron.) Sottoposto al trattamento abitualmente riservato a personaggi noti intervistati in parallelo dalle «Iene», titolo di una trasmissione televisiva di satira e intrattenimento in onda dal 1997. ◆ A condurre «Le iene», con Simona [Ventura], ci sono Fabio Volo e Andrea Pellizzari, rigorosamente ispirati ai Blues Brothers; lo studio, tuttavia, serve solo a smistare i servizi «ienati», la vera forza del programma. (Aldo Grasso, Corriere della sera, 12 novembre 1998, p. 39, Spettacoli) • Segnali di fumo dal «Concerto del 1° maggio»: la diretta, il ruolo di Raitre, la Triplice «ienata», il fantasma di [Silvio] Berlusconi, la «piazza», Claudio Bisio, il pubblico, la retorica dei cantanti. Il Concertone è stato trasmesso in diretta, segno che i vertici della Rai stanno allentando il controllo: (Aldo Grasso, Corriere della sera, 3 maggio 2005, p. 38, Spettacoli).
Derivato dal s. f. iena con l’aggiunta del suffisso -ato.
Già attestato nella Repubblica del 20 settembre 1997, p. 45, Spettacoli e Tv (Mariella Tanzarella).