igroscopico
igroscòpico agg. [der. di igroscopia] (pl. m. -ci). – 1. In fisica e chimica, detto di sostanza che, esposta all’aria, è capace di assorbirne l’umidità, cioè l’acqua allo stato di vapore in essa presente, sia perché entra con questa in combinazione chimica (per es., l’ossido di calcio, il cloruro di magnesio, l’acido solforico) sia per semplice adsorbimento (per es., il gel di silice, certi tessuti animali e vegetali). L’avvenuto assorbimento si manifesta spesso con mutamenti di aspetto, di dimensioni, di colore, che vengono opportunamente sfruttati nella fabbricazione di igrometri. 2. In botanica, movimento i., quello che si compie in organi morti, in seguito a modificazioni dello stato d’imbibizione delle pareti cellulari (per es., nelle brattee dell’involucro delle carline, che si distendono con tempo umido); organo (o apparato) i., quello capace di tali movimenti.