imbianchimento
imbianchiménto s. m. [der. di imbianchire]. – In genere, l’imbianchire, l’imbianchirsi, e l’effetto. In senso più tecnico, ogni trattamento che miri a rendere incolore una sostanza, utilizzando per lo più mezzi chimici ossidanti (cloro, cloruro di calcio, acqua ossigenata, ecc.), raramente riducenti (anidride solforosa, solfiti, ecc.) o, nel caso di liquidi (detto in tal caso decolorazione), sostanze adsorbenti come terre e resine decoloranti, carboni attivi, ecc.: i. della carta, il trattamento sbiancante (detto anche, come quello delle fibre tessili, sbianca o candeggio) cui, per mezzo del cloruro di calce o di altre sostanze ossidanti, si sottopone la pasta diluita con acqua; i. dei vini, trattamento correttivo praticato per mezzo di carboni decoloranti sui vini, per lo più bianchi, al fine di attenuarne il colore troppo carico. In agraria, i. degli ortaggi, pratica attuata su cardi, finocchi, indivie, ecc., allo scopo di renderli bianchi e teneri, eseguita ricoprendoli di terra oppure fasciandoli con cartoni, paglia, o altro materiale che li sottragga alla luce.