imboscare
v. tr. [der. di bosco] (io imbòsco, tu imbòschi, ecc.). – 1. ant. Rivestire un terreno di bosco; intr. pron., imboscarsi, detto di pianta, mettere rami e foglie in grande abbondanza, disordinatamente. 2. a. Nascondere, far entrare in un bosco persona o animali per occultarli. b. Più com. il rifl., addentrarsi in un bosco, entrare nel fitto di una macchia per nascondersi: come lupo tacito s’imbosca Dopo occulto misfatto (T. Tasso); la lepre s’imboscò al sopraggiungere dei cani. Anche, mettersi in agguato in un bosco, e per estens. in altro luogo, per tendere un’imboscata: i briganti s’erano imboscati dietro le rocce; una piccola vanguardia di bravi era andata a imboscarsi in quel casolare diroccato (Manzoni). Dei bachi da seta, andare al bosco (v. imboscamento). 3. fig. a. Nascondere, mettere al sicuro, sia persone (per sottrarle al servizio militare o ai pericoli del fronte in tempo di guerra) sia materiali, merci, viveri, ecc. (che sono o potrebbero essere sottoposti a requisizione o a conferimento all’ammasso). b. rifl. Sottrarsi ai doveri militari in tempo di guerra; estens., farsi esonerare, brigando, dal servizio militare obbligatorio o farsi assegnare a servizî meno rischiosi: divengo ben presto amico degli anziani caporali che transitano nella fureria per i. (Pier Vittorio Tondelli); anche, scherz., riuscire a trovare un posto tranquillo, un’occupazione di poca responsabilità. ◆ Part. pass. imboscato, anche come agg. e sost., soprattutto nel sign. 3 b del verbo (v. la voce).