imbottigliare
v. tr. [der. di bottiglia] (io imbottìglio, ecc.). – 1. Mettere in bottiglia, o in bottiglie, una determinata quantità di liquido per la vendita o la conservazione, e in partic. il vino che si vuol fare invecchiare: i. vermut, marsala, acqua minerale, liquori, inchiostro, medicinali, ecc.; con riferimento al vino, anche con uso assol.: imbottiglieremo non prima di giugno. Per estens., i. il gas, metterlo a pressione nelle bombole. 2. fig. a. Nel linguaggio della marina militare, chiudere rapidamente, di sorpresa, con la posa di ostruzioni e con l’affondamento di navi, la bocca di un porto, di un canale, ecc., allo scopo di impedire l’uscita alle navi nemiche che vi si trovano. b. Per estens., circondare e chiudere un reparto di truppe terrestri in luogo da cui non possa più uscire: il battaglione fu imbottigliato nel fondovalle e costretto alla resa. Con sign. più generico, privare una persona o un veicolo di ogni possibilità di movimento o manovra: i. un avversario (per es., in una competizione sportiva); essere imbottigliato dalla folla, dal traffico caotico. ◆ Part. pass. imbottigliato, anche come agg.: vino imbottigliato, posto in vendita in bottiglie; e in senso fig.: trovarsi, rimanere imbottigliato nel traffico.