imbottire
v. tr. [forse der. di botte, quindi propr. «riempire come una botte»] (io imbottisco, tu imbottisci, ecc.). – 1. a. Riempire poltrone, divani, il piano di alcuni tipi di sedie e di sedili (o altri mobili su cui si sta seduti) di uno strato di lana, crino, stoppa, ecc., posto tra il fusto e la stoffa o pelle che li ricopre, al fine di renderli soffici; analogam., i. un cuscino, un coltrone, un materasso, mettere il ripieno di lana o altro nella fodera opportunamente preparata. b. Nella confezione di abiti, introdurre bambagia tra panno e soppanno per ottenere forme o risalti o per correggere difetti della persona. c. Con sign. più generico, introdurre nell’interno di una struttura qualsiasi del materiale atto a colmare i vuoti, anche a scopo protettivo. In partic., nella costruzione navale, mettere uno strato di panno albagio, catrame, ecc., tra il fasciame metallico o ligneo del fondo di uno scafo e la fodera protettiva di rame o zinco. 2. a. estens. I. un panino, mettervi dentro, dopo averlo tagliato a metà, affettato, formaggio, uovo sodo, o altro. b. fig. Riempire: i. il cervello (di qualcuno o a qualcuno) di (o, meno com., con) pregiudizî. 3. Come rifl., imbottirsi, vestirsi pesantemente con molti indumenti sovrapposti (ma detto anche di chi ottiene artificialmente forme vistose o robuste con abbondanti ripieni di ovatta negli abiti): bisogna imbottirsi prima di uscire nella neve; anche, riempirsi di cibo, medicinali o altro: imbottirsi di biscotti; prima di partire si è imbottito di antibiotici; anche fig.: imbottirsi la testa di nozioni inutili; lui pensa solo a i. il portafoglio, a far soldi. ◆ Part. pass. imbottito, anche come agg.: sedia, poltrona imbottita; panino imbottito; avere il portafoglio sempre bene imbottito; riferito a persona, essere imbottito, vestito pesantemente. Per gli usi sostantivati, v. imbottita, imbottito.