imbroglionesco
agg. Da imbroglione, truffaldino. ◆ Come dimostrano i processi di questi anni, il capitale non si dimentica mai del valore del lavoro (mercificato), semmai lo valorizza in modo miope, com’è nella sua natura, e quindi tanto più miope quando viene a meno conflitto e antagonismo da parte del lavoro. Ecco allora che appare in tutta la sua chiarezza l’utilizzo del tutto arbitrario e imbroglionesco che si fa della questione produttività. (Tiziano Rinaldini, Liberazione, 13 gennaio 2008, p. 2, Attualità).
Derivato dal s. m. imbroglione con l’aggiunta del suffisso -esco.
Già attestato nella Stampa del 24 settembre 1994, p. 23, Economia (Francesco Bullo).