imbucata
s. f. Nel calcio, passaggio che smarca un compagno di squadra, mettendolo nella condizione di calciare a rete da posizione favorevole. ♦ Ma è bastato un istante, forse un minuscolo peccato di vanagloria, per crollare: Pirlo alza la testa a centrocampo e dipinge col sinistro 40 metri di imbucata per Shevchenko, quello danza in mezzo ai tre centrali del Modena che arretrano al limite dell'area e nel frattempo stoppa di petto, si allarga leggermente verso destra e mentre tutti aspettano un altro controllo il fenomeno ucraino chiude il destro in controtempo sull'uscita di Ballotta. (Andrea Sorrentino, Repubblica, 1° dicembre 2003, Sport) • Costretto in un ruolo non suo, interno destro nella linea a cinque, prova ad applicarsi nella fase difensiva ma esce in ritardo su Barreto sullo 0-1. In avanti prova qualche imbucata in avvio poi si incupisce e non riemerge più dal coma calcistico. (Alessandro Pasini, Corriere della sera, 20 febbraio 2012, Roma, p. 8, Sport) • La squadra di Marcelino attaccava secondo le sue consuete direttrici, schierandosi con una sorta di 4-2-4 e cercando l’imbucata verso una delle due punte (Rodrigo, il migliore degli attaccanti, ha ricevuto il pallone, spalle alla porta, da Dani Parejo per ben 11 volte) per innescare la combinazione con il compagno di reparto o la sponda dietro per poi aprire sugli esterni. (Fabio Barcellone, ultimouomo.com, 20 settembre 2018).
Derivato dal v. imbucare.