imenotteri
imenòtteri s. m. pl. [lat. scient. Hymenoptera, comp. di hymeno- «imeno-» e -pterus «-ttero»; propr. «che ha ali membranose»]. – In zoologia, vasto ordine di insetti che comprende circa centomila specie, di forma e dimensioni assai varie: hanno capo libero con occhi composti, tre ocelli, apparato boccale generalmente masticatore e, in alcuni casi, lambente, torace quasi sempre molto robusto, di solito con quattro ali membranose, addome mobile, peduncolato o no, provvisto nelle femmine di una terebra o di un pungiglione o di un tubo retrattile contenente un ovopositore; le zampe anteriori sono spesso modificate per scavare o afferrare, le posteriori, o anche le medie, per raccogliere il polline. Hanno metamorfosi completa; alcune specie presentano la partenogenesi, altre la poliembrionia. Le larve, di forma assai varia, sono esapode e eruciformi, oppure completamente apode; le pupe sono libere (exarate) o racchiuse in involucri varî. Ad eccezione di poche specie dannose all’agricoltura, sono per lo più insetti utili all’uomo (api, bombi, agaonini) e vivono riuniti in società con differenziazioni in caste (regine, operaie, maschi). L’ordine è suddiviso in due sottordini: sinfiti e apocriti.