immillare
(ant. inmillare) v. tr. [der. (prob. coniato da Dante) di mille, col pref. in-1], letter. – Aumentare a migliaia, moltiplicare indefinitamente: ordine e armonia che facendo riuscire da più individui un tutto, centuplica, anzi immilla il bene creato (Rosmini); Il gran lampadario vetusto che pende a mezzo il salone E immilla nel quarzo le buone cose di pessimo gusto (Gozzano). Nell’intr. pron., moltiplicarsi a migliaia, crescere o ripetersi indefinitamente: [le scintille, cioè gli angeli] eran tante, che ’l numero loro Più che ’l doppiar de li scacchi s’inmilla (Dante); Par che nell’immenso arido viso Della piaggia s’immilli il tuo sorriso (D’Annunzio).