immobilismo
s. m. [der. di immobile, sull’esempio del fr. immobilisme]. – Nel linguaggio polit., con sfumatura polemica, atteggiamento, da parte di un governo, di staticità, di resistenza passiva, di opposizione di fatto, anche se non programmata, nei riguardi delle possibili soluzioni progressive o comunque profondamente innovatrici dei problemi politici, soprattutto nel campo della politica estera e sociale; in campo economico, assenza di provvedimenti capaci di mutare una situazione e di realizzare progressi tecnici che permettano di ridurre i costi e aumentare la produzione. Per estens., mancanza di iniziativa, tendenza a mantenere immutato uno stato di cose, opponendosi a ogni novità o trasformazione.