immobilizzazione
immobiliżżazióne s. f. [dal fr. immobilisation]. – 1. L’immobilizzare, l’essere immobilizzato. In partic., in chirurgia, pratica terapeutica consistente nell’abolizione dei movimenti di un segmento scheletrico mediante opportuni mezzi di contenzione (per es., fasce molli o gessate, docce metalliche, assi di legno), indicata nel trattamento delle fratture ossee, delle distorsioni, delle artriti acute, di alcune ferite e processi suppurativi. I. a letto, espressione talvolta usata per indicare la degenza a letto per malattia. 2. Nel linguaggio marin., fase del lancio di un siluro, durante la quale gli organi di governo dell’arma vengono immobilizzati per mezzo di speciali congegni che li tengono bloccati sino a che il siluro non abbia regolarmente iniziato la sua corsa in mare. 3. Nella contabilità d’azienda e in genere nel linguaggio econ., l’investimento di capitali in fattori produttivi destinati a un uso permanente (per es., terreni, macchinarî, ecc.) e non trasformabili entro breve tempo e senza perdita in denaro contante. In banca, il termine è usato per indicare investimenti in operazioni non corrispondenti, per natura e durata, alle varie specie di passività da cui si traggono i fondi.