immolare
v. tr. [dal lat. immŏlare, comp. di in-1 «sopra» e mola «farina di farro»] (io immòlo, ecc.). – Nella religione pagana, aspergere di farro tostato e macinato e sale (mola salsa) la vittima destinata al sacrificio; per estens., sacrificare vittime agli dèi: i. un bove, un’agnella. Nell’uso com., il verbo è in genere sinon. di sacrificare, anche in senso fig.: i. la propria vita, il proprio benessere, per il bene comune; se cancellassi le ore immolate al nulla, Non resterebbe l’età di un neonato – L’aborto che qui scrive (Valerio Magrelli); più com. il rifl., far sacrificio di sé, offrirsi vittima: Cristo si immolò sul Calvario per la redenzione degli uomini; si immolarono alla patria combattendo eroicamente.