impaniare
v. tr. [der. di pania1] (io impànio, ecc.). – 1. Spalmare di pania (le bacchettine per uccellare). 2. rifl. Restare preso alla pania, detto degli uccelli; anche, imbrattarsi di pania o d’altra simile materia appiccicosa. Fig., impegnarsi in affari, questioni, brighe, o stringere relazioni (spec. amorose), da cui sia poi difficile ritirarsi: si è impaniato in una vicenda poco chiara. ◆ Part. pass. impaniato, anche come agg., spalmato di pania, preso alla pania: l’uccello rimase impaniato; fig.: mente impaniata nelle minuzie, e incapace di disegni elevati (Manzoni); restare impaniato, di persona che, cedendo a lusinghe o per propria sconsideratezza, si mette in una situazione da cui non riesce più a uscire. Per estens., in medicina, lingua impaniata, ricoperta, nella superficie dorsale, di patina biancastra.