imparare
v. tr. [lat. *imparare, comp. di in-1 e parare «procurare»; propr. «procacciarsi una nozione», o sim.]. – 1. a. Acquistare cognizione di qualche cosa, o fare propria una serie di cognizioni (relative a un’arte, a una scienza, a un’attività, ecc.), per mezzo dello studio, dell’esercizio, dell’osservazione, della pratica, attraverso l’esempio altrui, ecc. Con sign. generico: è un fannullone che non ha voglia d’imparar nulla; da lui, abbiamo tutti qualcosa da i.; sbagliando s’impara (prov.). Determinando: i. la grammatica, la letteratura, la fisica, il disegno; i. una lingua straniera, i. un gioco, i. le buone maniere. I. a memoria o a mente, fissare nella memoria (un brano di prosa, dei versi, ma anche brevi frasi, serie di nomi, di numeri, ecc.) in modo da saper ripetere testualmente le parole; in questo senso, anche il semplice imparare: ho già imparato la poesia (talora con la particella pron.: mi sono già imparato le prime due strofe); i. la lezione, mandarla a memoria sia testualmente sia assimilando genericamente i concetti. b. Con a e l’infinito, apprendere a saper fare qualche cosa: i. a leggere, a scrivere, a contare, a suonare, a cantare, a ballare, a dipingere, a cucinare; con sign. più ampio (acquistare conoscenza e ritenere), anche con altra costruzione: i. come si fa, come si dice; devi i. dove stanno i varî oggetti; ha imparato che la legge è uguale per tutti. Talora, cominciare a fare una cosa che diventerà poi abitudinaria: deve i. a cavarsela da sé; il bambino ha già imparato a vestirsi da solo; con sign. simile, anche di cose biasimevoli: i. a rubare, a mentire, a dire parolacce. Per estens., di animali: i pappagalli imparano a dire qualche parola; gli uccellini imparano presto a volare; il cane ha imparato a star ritto sulle zampe di dietro. c. Acquistare esperienza di qualche cosa: nella vita, c’è sempre da i.; i. a proprie spese; i. a vivere, a condursi nella vita in modo da risentire il minor danno possibile dagli uomini e dalle circostanze. Rimproverando: impara a parlare, a comportarti come si deve; e accompagnando un castigo: così imparerai a ubbidire, a non dire bugie (o anche, a non ubbidire, a dire bugie, intendendo: imparerai ciò che capita quando non si ubbidisce, quando si dicono bugie). 2. region. Venire a sapere, avere notizia di qualche cosa: domani ci sarà uno sciopero, l’ho imparato or ora. 3. Nell’uso pop. (erroneo ma largamente diffuso), insegnare: tutto quel che sa gliel’ho imparato io; chi ti ha imparato a rispondere così?; o fare apprendere (con questo senso, anche letter., dando al verbo un valore causativo): E dolce un canto le imparava (Carducci).