impasse
〈ẽpàs〉 s. f., fr. [der. di passer «passare»; voce proposta e adottata da Voltaire nel 1761 in sostituzione di cul-de-sac]. – 1. Vicolo cieco, strada senza uscita; usato in Italia solo in senso fig.: trovarsi in una i., in una situazione difficile, da cui non si sa come uscire (anche di trattative, contrattazioni, tentativi d’accordo, spec. in campo politico o sindacale, rimasti bloccati da qualche difficoltà e di cui non si preveda una facile o prossima soluzione). 2. Nel bridge, giocata fondata sul presupposto che una determinata carta, mancante al giocatore stesso e al suo compagno «morto», sia in possesso dell’avversario che ha già giocato piuttosto che di quello che deve ancora giocare.