impastare
v. tr. [der. di pasta]. – 1. Manipolare una o più sostanze solide (in polvere, in granuli, ecc.) con aggiunta di acqua (o d’altro liquido) per ottenere un impasto omogeneo; in partic.: i. la farina, i. il pane, lavorare la farina con acqua (ed eventualmente con altri ingredienti, come lievito, sale, uova, olio, burro, ecc.) per fare la pasta o il pane; i. la creta, ridurla a una pasta tenera; i. i colori, mescolarli e diluirli sulla tavolozza fino a ottenere l’impasto voluto. 2. non com. Spalmare di pasta collosa, incollare: i. un cartone per tenderci sopra la tela; i. insieme due fogli. 3. fig. Mettere insieme, comporre, soprattutto nella locuz. (essere) impastato di ...: un atto d’accusa impastato di falsità; anche con riferimento a persona: essere impastato di malizia, di menzogne; fam., essere impastato di sonno, di chi dorme molto o casca sempre dal sonno. ◆ Part. pass. impastato, anche come agg., oltre che con i sign. del verbo, anche col senso di imbrattato di pasta o d’altra materia appiccicaticcia: tutto dal capo al piè impastato (Boccaccio); estens.: sentirsi la bocca, la lingua impastata, patinosa. Nella terminologia medica, sinonimo, non com., di pastoso.