impazzire /impa'ts:ire/ v. intr. [der. di pazzo, col pref. in-¹] (io impazzisco, tu impazzisci, ecc.; aus. essere). - 1. [perdere l'uso della ragione] ≈ ammattire, (fam.) dare di testa, (fam.) perdere il ben dell'intelletto, (gerg., roman.) sbroccare, (gerg., settentr.) sclerare, uscire di senno. ↔ rinsavire. ▲ Locuz. prep.: iperb., da impazzire [di sensazione molto forte, positiva o negativa, che fa andare fuori di sé: un mal di denti da i.] ≈ da morire. 2. (fig.) a. [di problema e sim., costringere a un'intensa fatica mentale: questo quiz mi fa i.] ≈ arrovellare, lambiccare, rompere il capo, scervellare. b. (estens.) [nutrire una forte passione nei confronti di qualcuno o di qualcosa, con la prep. per: i. per una donna] ≈ ammattire, (fam.) perdere la testa, invasarsi. ↓ infatuarsi (di), innamorarsi (di). 3. (gastron., non com.) [di crema, maionese e sim., perdere omogeneità] ≈ impazzare. ↔ amalgamarsi.